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nov
08

Prove libere di convivenza in val d’Ayas

Quando abbiamo scoperto che il CAI di Casale Monferrato affittava il proprio rifugio valdostano a gruppi in autogestione, non ci siamo fatti scappare l’opportunità di passare una settimana in quel di Saint Jacques. E così la nostra sezione ha prenotato le ultime due settimane rimaste libere e due gruppi di soci si sono avvicendati nella splendida dimora.

Dotato di 36 posti letto, un bagno su ogni piano per un totale di 4 docce e 5 wc, di una sala da pranzo con grandi tavoli e tre comodi divani, una cucina molto attrezzata (con anche affettatrice, lavastoviglie industriale e tutto l’occorrente per cucinare), si è rivelato molto confortevole. E’ accessibile con le auto, pur essendo piacevolmente isolato e contornato da boschi: insomma l’ideale per trascorrere una vacanza!

Noi eravamo una ventina di persone così organizzate:

  • Vincente è stata la scelta di fare una grossa spesa prima di partire, per cui, oltre al notevole risparmio economico, non avevamo l’onere di andare al supermercato (che è in centro a Champoluc). Inoltre un fornaio ci faceva trovare il pane davanti alla porta di casa tutte le mattine.
  • I nostri fantastici Angelo e Sergio ci davano la sveglia intorno alle 7 con già pronto il caffè (che almeno per me è un bisogno primario!)
  • Si preparava la colazione per i bambini (ben nove) ed i panini per la gita del giorno stabilita la sera prima.
  • Pronti e via ci si divideva in due gruppi: escursionisti incalliti e scopritori di altre bellezze del luogo (lettura su prato, parco giochi, arrampicata, pesca infruttuosa ed altro ancora)
  • La sera i nostri magnifici cuochi Angelo e Sergio cucinavano cose meravigliose per tutti noi, mentre i valenti musicisti Dario, Attilio e Michele ci intrattenevano con ben tre chitarre. Può essere che il coro vada migliorato, ma in ogni caso abbiamo passato delle allegre serate stonate.
  • Si è creato un tale affiatamento che non si sono dovuti nemmeno fare i turni per le pulizie in quanto tutti si davano da fare.

L’esperienza è stata proprio positiva e vale la pena ripeterla; abbiamo già richiesto come sezione di poter prenotare tre settimane ad agosto il prossimo anno per cui se siete interessati venite in segreteria che ne parliamo.

Sabrina Cafieri

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