PROGRAMMA
Ritrovo presso la sede di via Rocchina alle ore 6.45.
Partenza a piedi dall’abitato di Croce (392 m), poco sopra Menaggio
Dislivello: 1.300 m circa (che non devono spaventare in quanto il sentiero è una bella mulattiera che sale dolcemente)
Difficoltà: E
Tempo di percorrenza: 6-7 ore andata e ritorno.
Equipaggiamento: solito da escursionismo e una torcia o frontale per il passaggio della galleria.
INFO UTILI:
- Uscita riservata ai soci e non soci CAI;
- Costo 3 euro per i soci, 5 per i non soci;
- Il trasporto sarà effettuato con mezzi propri;
L’uscita verrà effettuata SOLO in caso di bel tempo.
ITINERARIO
Da Menaggio imboccare la carrozzabile per Porlezza. Al termine della serie iniziale di tornanti si giunge nell’abitato di Croce. Subito dopo la chiesetta del borgo deviare a sinistra seguendo le indicazioni per il campo di golf. La stradina giunge all’ingresso del Golf Club. Piegando a sinistra si sale ancora lambendo la chiesetta della Madonna di Paullo fino ad un piccolo piazzale.
Lasciata l’auto si prosegue lungo la stradina che inizialmente presenta il fondo in cemento. Oltrepassata una sbarra, sempre lungo la stradina si sale fino all’ampia sella della Bocchetta di Nava e si scende brevemente alle omonime baite. Qui si incrocia una vecchia mulattiera militare della Linea Cadorna, risalente alla Grande Guerra e la si segue verso destra. La mulattiera, recentemente restaurata, risale le pendici boscose, supera le cascine di Brete e si porta gradualmente verso l’ampio crinale sud-est del Monte Crocione per poi allontanarsene di nuovo. Con comoda salita si arriva ai piedi di una falesia il cui superamento è reso possibile da una galleria lunga un centinaio di metri olttre la quale il percorso entra nella boscaglia. Sempre comodo, il tracciato sale lungamente per poi tornare più marcatamente a destra, verso il crinale del Monte Crocione.
Una serie di tornanti porta sotto la vetta: qui è possibile abbandonare il tracciato principale per imboccare una traccia che segue l’erboso crinale del monte e, con percorso più ripido, ma più breve, adduce alla croce sommitale. Ora, per crinale erboso, ci si abbassa all’ampia sella dove, evidenti, sorgono le baite dell’Alpe di Tremezzo. Risalendo il crinale opposto in breve si tocca l cima del Monte Tremezzo.
Dalla vetta è possibile scendere sul versante opposto seguendo una vecchia strada militare (fortificazioni), e dopo un lungo tratto pianeggiante si giunge al Rifugio Venini(1.576 m)che sorge sul crinale erboso che collega il Monte Galbiga con il Monte di Tremezzo.
Rientro per l’itinerario di salita.
APPROFONDIMENTO
La potente struttura del Monte Tremezzo, costituisce la più evidente e grandiosa cima della sponda occidentale del Lario e data la sua posizione dominante anche sulla Valle di Menaggio e sul Ceresio può a buon diritto essere chiamata la sentinella del Lario. Il Monte Tremezzo è veramente una bella montagna, imponente e dalle linee regolari, isolata dalle altre quel tanto che basta per aumentare l’impressione di grandiosità delle sue architetture. La salita che abbiamo scelto si svolge interamente lungo il percorso di una vecchia mulattiera militare residuato della Grande Guerra, quando il Tremezzo, come molte altre cime affacciate sul Lario, venne fortificato in previsione di uno sfondamento delle truppe austro-ungariche sul fronte dello Stelvio, o di un aggiramento delle nostre linee che sarebbe potuto avvenire con l’invasione della Svizzera. La camminata prende le mosse nei pressi del Golf Club Menaggio, fondato dall’inglese Wyatt nel 1907. Il percorso non è mai faticoso e man mano si guadagna quota il panorama si apre lasciandoci spaziare liberamente su tutto quanto ci circonda. Sotto di noi il Lago di Como che a volte appare quasi come uno scuro fiordo; a Nord i monti della Valtellina e la piramide del Legnone; a Est e a Sud le prealpi lombarde, le Grigne, il Resegone. Dalla cima si offre anche lo spettacolo delle montagne occidentali dove spicca il grande massiccio del Monte Rosa. Nella descrizione abbiamo inserito la breve variante che porta in cima al Monte Crocione perché ci è parso un logico completamento dell’itinerario che si arricchisce di una piacevole cavalcata su ampi ed aperti crinali erbosi. Dalla vetta del Tremezzo si può poi scendere al vicino Rifugio Venini per ristorarsi e gustare le specialità cucinate dai gestori.